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Casale Monferrato

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Casale Monferrato

Casale Monferrato (Casal in piemontese comune, Casà in dialetto monferrino) è un comune italiano della provincia di Alessandria, in Piemonte. Con una popolazione attuale di circa 35.000 residenti e un'area urbana che ne conta oltre 50.000; risulta essere il secondo comune della provincia dopo il capoluogo Alessandria.

 

Geografia:

Sorge sul fiume Po, principalmente in riva destra, presso un'area pianeggiante situata ai piedi delle colline del Monferrato, celebre regione vitivinicola della quale è considerata la capitale storica.

 

Stemma, gonfalone, onorificenze:

Colori: argento, azzurro, rosso, oro.
Partizione del campo: inquartato.
Lo stemma della città di Casale è diviso in quattro quarti: il primo ed il quarto sono formati da una croce d'oro in campo rosso, la croce è circondata da 4 beta o secondo altre fonti da 4 acciarini, non è lo stemma dei Paleologi, come generalmente viene considerato, bensì quello di Maria di Serbia, figlia del despota di Serbia Stefan III Branković, moglie del marchese di Monferrato Bonifacio III Paleologo (confronta con lo scudetto centrale dello stemma dell'attuale repubblica di Serbia). Al secondo e terzo la balzana di Monferrato d'argento al capo di rosso dei Marchesi Aleramici. Al centro dello stemma un'ostia azzurra con dodici raggi, con la scritta IHS sormontata dalla croce =.("Iesus Hominum Salvator"="Gesù Salvatore degli Uomini").La stessa ostia era cucita sul saio del frate francescano San Bernardino da Siena venuto a predicare a Casale Monferrato agli inizi del 1400 ed avendo la sua predicazione fatto riconciliare due famiglie antagoniste della citta, i Cani ed i Bariani, (o Grassi) i Casalesi decisero di inserirlo al centro dello stemma cittadino. Lo stemma è stato riconosciuto ufficialmente il 17 dicembre 1936.

 

Onorificenze conferite alla città:

La città di Casale Monferrato è la tredicesima tra le 27 città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918 .
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale “In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nell'assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849”. L'episodio si riferisce alla difesa della città contro le truppe austriache del maresciallo von Wimpffen, che incalzavano i piemontesi dopo la sconfitta di Novara. Lo stesso 23 marzo, gli Austriaci furono accolti a Casale da cannonate, sparate dalla guarnigione cittadina (un solo reggimento e alcuni profughi). Nonostante i ripetuti attacchi, Casale non cedette: fu infatti la notizia dell'armistizio a porre fine alle ostilità.

 

 Storia:

I primi abitanti delle terre casalesi furono i Liguri; i quali si insediarono sulle rive del Po Erano divisi in tribù: gli Stanzielli, gli Insubri, i Libui, i Dutunini, i Jadatini e i Gabieni. In seguito si stanziarono i Celto-Galli i quali lasciarono vocaboli ancora oggi usati nel dialetto piemontese come BABì=rospo, ARBI=bigoncia ecc...
Vennero successivamente conquistati dai Romani che fondarono un Municipium sulla zona dell'insediamento chiamato VARDACATE. Qui i Romani sconfissero i Cimbri e i Teutoni intorno al 100 a.C. .
In seguito alle invasioni barbariche e alla fine dell'impero, si stanziarono, sulla zona del municipium, i Longobardi intorno al 568 c.ca .Essi avevano come regina Teodolinda che contribuì alla cristianizzazione del popolo longobardo (dal 589 al 625); morì nel 628.
In seguito divenne re Liutprando, succeduto al padre Anspardo nel 712.Nel 726 occupò l'Esarcato, la Pentapoli e il ducato romano; sconfisse i duchi di Benevento e Spoleto. Gli venne donato nel 728, il castello di Sutri da parte di papa Gregorio II. Combatté contro gli arabi a fianco di Carlo Martello(737-738);si scontrò poi col papato e occupò Roma nel 742.
Il vescovo di Asti, Sant'Evasio, cristianizzò il piccolo borgo di Casale, che prese il nome di Casale di Sant'Evasio, entrando a far parte dell'archivio capitolare nell'anno 988. Rimase sotto gli Aleramici fino al 1305, dopo aver subito un attacco da parte di Vercellesi, Alessandrini e Milanesi, che lo portò alla distruzione nel 1215. Dopo il 1305 diventa capitale del Marchesato del Monferrato sotto i Paleologi di Bisanzio e, nel 1474, diviene finalmente città.
Nel 1559 il Trattato di Cateau-Cambrésis vede il dominio in mano ai Gonzaga di Mantova, che si adoperano per fortificare la cittadina.
Subisce, per tutto il 600, assedi di spagnoli e francesi, fino alla Pace di Utrecht del 1713, perdendo il suo ruolo di capitale con il passaggio del territorio ai Savoia.
Sotto il dominio di Napoleone Bonaparte cresce nuovamente in importanza ottenendo diversi miglioramenti (tribunale, liceo, caserme).

Dopo la sconfitta di Novara, resiste ad oltranza alle truppe austriache e, riveste notevole importanza nella Seconda guerra d'indipendenza essendo zona altamente strategica.
Alla fine dell'Ottocento la città diviene un centro industriale di rilevante importanza, soprattutto per l’estrazione e la lavorazione del cemento.